IN AUTO: la partenza avviene da Cordellon, frazione di Mel, in Valbelluna. Dalla
SP1, presso la rotonda di Villa di Villa, si gira verso sud seguendo le
indicazioni stradali per Cordellon. Una stradina asfaltata a volte stretta, ma
dal fondo buono, conduce dopo 6 km al paese. Oltre le ultime case, con un breve
tratto di strada bianca, si giunge al bivio per la Val Pissador (e altre
direzioni), dove si può lasciare l’auto (m 550).
A PIEDI: imboccata la stradina che si inoltra nella
Val Fontane (tabella), con un lungo tratto in piano fra vecchi insediamenti e
begli scorci panoramici sulla sponda opposta della valle raggiungiamo il
parcheggio della località Scarlir (m 500, 50’). Particolarmente interessante in
questa prima parte dell’itinerario è il villaggio di Penagol. Le sue poche case
aggrappate al ripido pendio sembrano vigilare dall’alto sulla profonda gola del
Torrente Rimonta, che qui divide il comune di Mel da quello di Lentiai .
A Scarlir, due tabelle invitano a proseguire all’interno della Val
Fontane in direzione dei Rifugi (bivacchi) Pilon e Beta ma noi, prima del
Rifugio Pilon, ci proponiamo di visitare la poco conosciuta Cascata della
Pisota, dunque proseguiamo lungo la rampa cementata che continua alla nostra
destra.
Oltrepassata la casa soggiorno degli scout (Agesci), arriviamo alla
tabella che segnala il bivio per la cascata (m 590, 1h 05’). Con uno stretto
sentiero in costa, dotato nei passaggi più esposti di corde metalliche, caliamo
leggermente verso il Torrente Rimonta. D’improvviso, dietro una curva, un
piccolo belvedere protetto a valle da una staccionata permette una prima
osservazione del suggestivo salto d’acqua.
Osservando bene la parte alta delle stratificazioni erose dall’acqua, ci
si accorge di un’altra cascata che, all’interno di un piccolo canyon, precede
quella maggiore.
Da questo punto il sentiero diventa ripido e, con alcuni tornanti
ravvicinati seguiti da un tratto in cengia facilitato da una corda metallica,
caliamo al fondo dell’angusta forra. Qui, un’ampia e smeraldina marmitta
circondata da pareti verticali impressionanti accoglie l’acqua che precipita fragorosamente
da 40 m più in alto (m 500, 1h 20’).
Rientrati al bivio, proseguiamo brevemente in salita fino a una
deviazione successiva, dove andiamo a sinistra seguendo una tabella con la
scritta “Pilon”.
Ad un tornante a sinistra (nord)
della strada principale,
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Qualora non ci si accorgesse del bivio, restando sulla strada si
arriverebbe ugualmente al rifugio, ma con un percorso leggermente più lungo e
meno interessante.
La struttura principale è chiusa ma sul lato nord, leggermente staccato
dal resto della costruzione, sorge il Bivacco Momi, piccolo edificio sempre
aperto con all’interno due brande e alcuni materassi dove, in caso di
necessità, si può trovare riparo.
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Attraversato un fitto boschetto, in corrispondenza di alcuni ruderi scendiamo a
destra fino a intersecare una evidente pista forestale con la quale
raggiungiamo l’impluvio della Val Fontane (m 848, 4h 20’).
Da qui si può scendere direttamente a Cordellon o risalire l’altra sponda
della valle fino al Rifugio Beta (tabelle). Noi scegliamo la prima delle due
possibilità. Con la stradina di fondovalle perdiamo lentamente quota e, dopo
aver attraversato più volte il torrente, in ambiente solitario e selvaggio
caliamo fino a raggiungere la località Scarlir.
Il ritorno a Cordellon, da questo punto, avviene seguendo il percorso dell’andata (m 530, 6h).
NORDIK WALKING: adatto (tranne la deviazione per la cascata)
DISLIVELLO S/D: m 700
QUOTA MAX: m 1071
TEMPO: 6h
DIFFICOLTA’: E (EE la deviazione cascata)
LUNGHEZZA: km 14
CARTA: Zanetti n.17, 1:30000
Foto del 17.04.2014
Borgata nei pressi di Penagol
Penagol
Cascata della Pisota
Cascata della Pisota
Casere Baruffolo
Casere Baruffolo
Rifugio Pilon
Rifugio Pilon
Rifugio Pilon
Bivacco Momi presso il Rifugio Pilon
Dorsale del Monte Pilon
2 commenti:
Non località Ventacol, ma Penagol. Grazie.
Grazie Claudio per aver rilevato l'errore che ho provveduto a correggere.
Ennio Poletti
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