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"la vita non si misura in anni, ma col numero degli attimi che ti lasciano senza respiro..."

Frase trovata nel diario di un bivacco

BIVACCO ARGENTINO

Bivacco Argentino


AVVICINAMENTO IN AUTO
Da Strigno, in Valsugana, si seguono le indicazioni per il ristorante "il Crucolo". Giunti al locale, ci sono due possibilità per procedere: la strada bassa (sinistra) che passa sotto il porticato e la strada alta a destra. Prendendo quest’ultima, dopo circa tre chilometri si giunge in località Ponte delle Rudole, dove si può comodamente parcheggiare (m 1336).
ESCURSIONE A PIEDI
Presso il parcheggio una tabella indica il percorso da seguire per il Bivacco Argentino. La prima parte dell’escursione si sviluppa lungo una stradina forestale asfaltata priva di traffico, ma abbastanza noiosa. Superata la Maga Cenon di Sopra la strada continua con fondo naturale e dopo aver lasciato sulla sinistra la Malga de Pra’ conduce all’ampia radura di Primalunetta (m 1722, 1h 30’), dove sorgono alcune casere ristrutturate, una cappella dedicata a San Bortolo e la Casa Vacanze per Gruppi “Primalunetta”, gestita dal comune di Spera, che può ospitare decine di persone. Col permesso, fin qua si può arrivare in auto. Finalmente si comincia a camminare su sentiero. Attraverso prati e luminosi boschi di larici puntiamo all’ampia Forcella del Dogo visibile in alto, davanti a noi. Superiamo la bella Malga Primaluna di Sopra (m 1842, 2h), coi suoi pascoli punteggiati da numerosi capi di bestiame, e iniziamo 
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all’immensa Forcella del Dogo (m 1972, 2h 30’), che separa il Monte Cima dal Monte Tauro. Ora il sentiero piega a nord-est e risalendo un comodo pendio conduce al Piano del Tauro dove, in una spianata verde cosparsa di massi bianchi, sorge il Bivacco Argentino (m 2160, 3h 10’). La costruzione, che risale al 1969, è in ottimo stato è può ospitare fino a sei persone su letti a castello dotati di materassi e coperte. All’interno c’è anche una stufa, una dispensa con alcuni generi alimentari non deperibili e un tavolo con panche, mentre all’esterno una fontana situata nella massicciata che sorregge l’edificio eroga acqua freschissima di sorgente.
Dopo una sosta
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spiazzo sommitale (m 2270, 4h). Man mano che avanziamo su quel prato immenso vediamo spuntare davanti a noi, prima le cime del Gruppo di Rava, poi il Forzelon di Rava e la Forcella Ravetta e infine, nella grandiosità di una immagine aerea, la Valle di Rava, che appare giù in basso coi sui tre laghi e le sue casere. Una vista mozzafiato che da sola meriterebbe la fatica di arrivare fin qua. Il sentiero n.333 ora continua la sua corsa verso nord tagliando in costa le pendici di Cima Primaluna e con una traversata entusiasmante conduce alla Forcella Ravetta (m 2219, 4h 30’). In questo tratto sono diverse le testimonianze del passaggio della Grande Guerra. 
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in breve ci ritroviamo a calpestare il morbido tappeto erboso ricco d’acqua che caratterizza la località (m 1780, 5h 30’). Un torrente d’argento compie morbide anse nel verde della conca sullo sfondo del Rifugio Claudio e Renzo che, qualche metro più in alto davanti a noi, si staglia contro il cielo. Superato il rifugio, sotto di noi si spalanca la visione della piana inferiore di Caldenave, ancora più bella dell’altra, dove è facile incontrare mandrie di cavalli che pascolano in libertà. Questo è un posto dal quale, nelle giornate di sole, è difficile staccarsi.
Giunti a Ponte Caldenave (m 1792, 6h), lanciamo un ultimo sguardo a quella meraviglia della natura e torniamo a scendere all’interno del bosco. Il torrente che prima scivolava lentamente sulle due piane, ora diventa impetuoso e ci accompagna col fragore delle sue cascate fino a Tedon da cui, con un ultimo tratto di strada asfaltata, rientriamo al punto di partenza (m 1336, 7h 15’).


Principali motivi di interesse: l’ambiente ricco d’acqua; le numerose malghe; gli amplissimi panorami; il Bivacco Argentino; l’aerea visione della Valle di Rava; il Rifugio Claudio e Renzo (o Caldenave); la due magnifiche piane di Caldenave.

Difficoltà: E
Dislivello Sal / Dis:  m 1000
Lunghezza: km 16
Tempo: 7h 15' (soste incluse)
Carta: Kompass n.626, scala 1:25000








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